Come pensi di agire per mantenere costante il flusso di reddito per la pensione?
Hai risparmiato per molti anni in funzione della tua pensione, e anche se quello che hai fatto sino ad oggi è importante, sappi
che sei solo a metà strada. Infatti, dal momento del pensionamento la tua attenzione non si rivolge più a quanto e come
risparmiare ma a come gestire e utilizzare il denaro accumulato per ottenere una rendita vitalizia.
Una nuova generazione di pensionati
La pensione è una fase importante della vita di ogni individuo, fase che molti italiani spesso sognano di poter anticipare.
Il periodo pensionistico, per come lo abbiamo sempre conosciuto, sta però oggi profondamente cambiando e la tua personale
visione di come trascorrere questi anni è probabilmente diversa da quella che avevano i tuoi genitori. Inoltre, oggi
viviamo più a lungo e percepiamo meno pensione statale rispetto al passato.
Per vivere senza traumi questo passaggio generazionale, peraltro in continua evoluzione, diventa importante che tu sia
partecipe in prima persona alla costruzione dell’intero processo pensionistico. Per costruirti una adeguata e “confortevole”
rendita vitalizia oggi il mercato ti consente di utilizzare un diverso insieme di strategie, prodotti, progetti e
scelte di risparmio finalizzate. Noi possiamo essere la tua guida e aiutarti a sviluppare un piano di reddito ed
una strategia di spesa che siano adeguate a te.
Capire quanto reddito servirà in pensione.
Mentre la maggior parte delle persone comprendono l'importanza di risparmiare per la pensione, il concetto di
pianificazione del reddito da pensione è meno familiare. Cominciamo con alcune definizioni di base.
Reddito da pensione: è il denaro utilizzato per coprire le spese quando si smette di lavorare.
Questi redditi derivano principalmente dalla pensione sociale, dai risparmi personali, dalle rendite derivate dalla
scadenza dei piani pensionistici iniziati 20 o 30 anni prima.
Pianificazione del reddito da pensione: è il processo che determina di quanto denaro avrai bisogno in pensione, e da
dove questo arriverà ogni anno. Questa pianificazione prevede quattro fasi:
Quando vai in pensione il tuo reddito da lavoro è sostituito dai redditi da pensione: inizi a basarti su ciò che sei
stato capace di accantonare in anni di lavoro e su ciò che percepisci dalla pensione di Stato.
Determina quali sono le tue fonti di reddito a supporto della pensione.
Inizia a determinare quali sono le tue potenziali fonti di reddito da pensione e la qualità di vita che queste ti possono
garantire. Se ti può essere di aiuto, le più comuni fonti di redito includono:
Diversifica le fonti di reddito per la pensione.
Poiché ogni categoria rappresenta un diverso tipo di reddito e mitiga diversi rischi,
diversificare in tutte e tre le categorie può aiutare a generare reddito che può durare tutta la vita.
Dividendi: investimenti a reddito in titoli azionari. Ideale per fornire una crescita a
lungo termine e, contemporaneamente, per fornire un flusso di reddito, questa classe di asset può aiutare a compensare
gli effetti negativi dell'inflazione. Proprio perché sono strumenti appartenenti al mercato azionario, sono anche
soggetti alla volatilità tipica di quel genere di mercato. Quando si avvicina il pensionamento, mantenere una parte
del tuo patrimonio investito, ad esempio titoli e fondi comuni azionari di alta qualità che producono dividendi, può aiutarti
a coprire e difendere il tuo capitale dall’inflazione. Questo tipo di investimenti infatti, oltre a produrre reddito
dato dai dividendi, può beneficiare delle possibili forti performance del mercato. Ciò è sempre più importante per
i pensionati, che potrebbero trascorre più di 20 anni in pensione.
Cedole: Bond e investimenti a reddito fisso. Questi tipi di assets offrono il
vantaggio di ottenere un flusso di reddito stabile, a basso rischio, pur preservando il tuo investimento principale.
Essi possono offrire protezione contro la volatilità dei mercati ma possono essere soggetti al rischio di credito.
Quando il pensionamento è vicino, aumentare gli investimenti a reddito fisso può contribuire a proteggere il tuo
portafoglio dalle fluttuazioni del mercato.
Durata: pensione sociale, rendite periodiche e vitalizie. Queste formule garantiscono
un flusso costante di denaro per tutta la vita partendo dal momento in cui vai in pensione. Tali fonti di reddito dunque
non risentono della volatilità dei mercati e riducono il rischio costituito dal sopravvivere più a lungo del tuo capitale.
La pensione di Stato è attualmente la fonte di reddito principale per molti pensionati.
Dopo aver valutato bene le tue spese di pensionamento, determinato quali sono le fonti di reddito utili ai fini pensionistici
e attuata la migliore strategia per investire le fonti di reddito, il passo successivo è quello di capire quanto ritirare
ogni anno per garantirti la cifra corretta senza intaccare il tuo capitale troppo velocemente.
Qual è la percentuale ideale da ritirare annualmente?
Come prassi generale, molti esperti del settore suggeriscono di utilizzare la regola del 4%, in modo da stimare
approssimativamente il reddito periodico da generare. Ad esempio, su 100.000 €, ritirando il 4% si ottiene un
reddito integrativo annuo pari a 4.000 €. Il tasso del 4% è ragionevole e sostenibile per molti pensionati ma è
generalmente abbastanza prudente da non esaurire i tuoi risparmi troppo in fretta. Ad esempio 100.000 € si esaurirebbero
in 25 anni. Inoltre, mantenendo questo portafoglio investito e ben diversificato, esso ha la possibilità di continuare a
crescere; se produce almeno un rendimento annuo del 4%, potrai vivere con i guadagni del tuo portafoglio senza
decurtare la dimensione del portafoglio stesso.
Quanto tempo durerà il tuo patrimonio? Considera il tasso di ritiro.
Ipotesi:
Età di pensionamento: 65 anni
Attivo: € 100.000
Inflazione al 3,1%
Portafoglio: 50% azioni, 40% obbligazioni, 10% monetario
IMPORTANTE: Questa proiezione è stata effettuata utilizzando il motore di previsione di
Ibbotson di Morningstar e dunque i risultati ottenuti sono di natura ipotetica e non costituiscono
garanzia di risultati futuri. I risultati possono variare nel tempo in base ad ogni simulazione.
Tale esemplificazione è solo a scopo illustrativo e non indicativo di qualsiasi investimento. Un investimento non
può essere fatto direttamente su un indice
Qual è il tasso “di ritiro” annuo giusto per te?
La regola del 4% è un buon punto di partenza, ma si può determinare l'importo che
si dovrebbe ritirare annualmente prendendo in considerazione:
Le spese stimate: quanto si prevede di spendere ogni anno.
La tua longevità: quanti anni si potrebbe potenzialmente passare in pensione?
Le fonti di reddito vitalizio: l'importo totale che ci si aspetta di ricevere
da fonti di reddito vitalizio quali ad esempio la pensione sociale o le rendite da assicurazioni o fondi pensione.
I tuoi investimenti: l'ammontare totale dei tuoi risparmi personali.
A seconda delle spese personali stimate, della longevità ipotizzata e delle fonti di reddito, puoi adeguare,
alzandolo o abbassandolo, la percentuale di ritiro del 4% al fine di soddisfare le tue esigenze. Una volta
che sei in pensione, è importante rivedere il tuo piano ogni volta che le circostanze o i mercati cambiano
in modo significativo, e, in ogni caso, almeno una volta all'anno, in modo da poter regolare la tua strategia
di spesa e il tasso di ritiro.
Sviluppare una strategia fiscale efficiente.
Oltre a determinare un tasso di ritiro adatto, è anche necessario decidere la modalità ideale per ottimizzare
il portafoglio di investimenti in modo da finalizzarlo per ridurre al minimo l’impatto delle tasse sulle
rendite finanziarie.